Perchè spostiamo lo skate contest di maggio aka un 25 aprile un po’ diverso

Le foto della pool a Parco Stura (fonte skatemap.it)Vi è mai capitato di cascare in mezzo ad un contest di skate in una zona come Falchera?

A me si, questo 25 aprile insieme a qualche compagno e amico, cercando di riprenderci dalla cena "romanescu" al Barocchio della sera prima, abbiamo deciso di andar a vedere quel che succedeva all’inaugurazione del nuovo skatepark in corso Vercelli, nel parco Stura.
Il contesto era il solito di una festa paraistituzionale di quartiere, per cui: contest tra i partecipanti, premiazione finale con una moltitudine di marche a "regalo" per i migliori (in realtà a me è sembrata semplicemente un momento consigli per gli acquisti), buffet sfiga organizzato dalla circoscrizione 6 (hanno dovuto fare un bando di gara per 2 vassoi di tartine e 2 di pasticcini), concerto con i gruppi della torino underground™ (il primo autodefinitosi "i nuovi ramones", misto tra blink 182 / metallica ma moooolto più sfigati e le Fujico, complesso che della beltà femminile fa la sua bandiera, per cui tette e culi belli in mostra e testi impegnati quanto cioè o girl power), serie di graffiti a cura di murarte (organizzazione di gaggi!), banchetto con birre (care e calde), panini carnivori con insaccati di cane e patatine monodose vendute come bidose e conclusione, unica mosca bianca, il concerto di Zuli e la sua band, da poco formatisi a infiammare gli animi dei ragazzi rimasti (il mio astio per il raggae non mi permette di dire altro… ma non ha fatto che bene assistere al concerto ai ragazzetti li presenti).

Quello che però mi ha stupito è stata l’energia (che qualche rastafrikkettone definirebbe goodvibration) dei ragazzini, tutti intenti a skaterare, fottendosene delle diversità razziali (che chi conosce Falchera già si immagina), per cui: marocchini, italiani, albanesi, rumeni, zinghi delle più disparate nazionalità a saltarsi a vicenda, a rincorrersi in questa nuova pool e che speriamo sia luogo di aggregazione diverso da quelli imposti dalle rigide regole del consumismo e del commercio.
Insomma più pool, meno vasche all’Auchan!

In realtà a conti fatti, non più abituato a "eventi mondani", sono molte le cose che mi han lasciato un po’ interdetto, a seguire l’elenco:

  • Viene premiato con una nuova tavola, oltre ad una serie di vestiti griffati, un tappo biondo di nemmeno 10 anni, figliol prodigo di 6 marche diverse, con lo skate saldato ai piedi. Tempo di far saltare le saldature alle DC nuove fiammanti, togliere i carter, rimontarli a quella nuova, mettere il grip e saltare in piedi per un nuovo giro, la tavola vecchia gli sparisce. La vedo subito dopo tra le mani di un zingarello che ride del suo nuovo "acquisto" a 32 denti. Speriamo che qualcun altro si dimentichi anche i carter per vederlo sfrecciare nella pool il prima possibile!
  • I politici locali vengono a dare il contentino, si fanno vedere, offrono magnanimi un micropezzetino di pizza e mezzo bicchiere di spuma, stringono mani, promettono miracoli, si pasciano dell’evento (tra l’altro nemmeno minimamente organizzato da loro) e vanno via. Tempo totale della rappresentazione di circoscrizione 30 minuti.

Ultima e tragicamente divertente la performance a cura di Murarte, associazione comunale che offre muri della città ai giovini writers per impedire loro di cascare nella pericolosa illegalità (ossia di dire la propria con una scritta su un muro).
In particolare in questo contesto Murarte cura il rifacimento degli asettici muri del campetto da calcio, ha permessi, colori e da tempo ha detto in giro della cosa.
Writer, in erba e non, iniziano a far pezzi su pezzi.
Verso sera alcuni writer iniziano un nuovo pezzo, ma in quel momento arriva una pattuglia di Sbirri, si ferma, dice di aver ricevuto una segnalazione di alcuni vandali che stanno a far scritte terroristiche proprio nel parco e parte a chiedere documenti e generalità.
Nulla può la inutile responsabile di Murarte, che pur propinando carte su carte alle solerti forze del (dis)ordine, si vede schedare i ragazzi sotto agli occhi.



Naturalmente non stiamo a guardare e ci buttiamo nella mischia:

IO: "Mi scusi, ma lei è la responsabile di Murarte?"
Responsabile Murarte: "Si"
IO: "Ma non fa nulla per i ragazzi che magari si ritroveranno una segnalazione per atti vandalici e imbrattamento? Non dovrebbe essere legale questa iniziativa?"
R.M.: "Eh si, ma questi poliziotti non mi ascoltano" (MA DAI?) "ma non c’è da preoccuparsi è solo un controllo"
IO: "Si, ma li hanno schedati!"
R.M.: "Non è vero, e comunque non li porteranno via"
IO: "Come non è vero? Han preso tutti i dati dalle due carte di identità e li hanno trascritti… Non schedare e che è allora? Ma lo sa che se lascia fare a questi sbirri la notizia che girerà per torino è che se vai a fare un pezzo per Murarte ti schedano?"
R.M.: "…"
IO: "Guardi, visto come sta andando a chi mi chiederà dirò così in giro: vai a fare i pezzi nella legalità promessa da murarte e ti becchi una denuncia. Posso dirlo, ho il suo permesso? In effetti sta andando proprio così, ma non poteva almeno dar il suo nome in quanto responsabile dell’iniziativa al posto di questi poveri ragazzi?"
R.M.: "…"


Lasciata perdere la povera responsabile a cercare le parole con cui scusare la sua inutilità passiamo a far due chiacchiere con i ragazzi:

IO: "Che culo eh, una volta che vai a fare qualcosa di legale e subito di schedano!"
Giovine Writer: "Lascia perdere, in genere quando fai un pezzo lo sai che stai a fare una cosa di illegale, quindi appena vedi una pattuglia di birri, via, gambe in spalla. Nessuno fino ad ora si era preso denunce infatti. Qui però mi sembrava una cosa in cui stare tranquilli, ed invece…"
IO: "Eh, tra l’altro immagino che sta cosa vi abbia tolto ogni voglia"
G.W.: "Infatti ora stacchiamo, e la prossima volta col cazzo che con Murarte!"

Insomma, il posto ne vale, la gente che da quelle parti abita ancor di più, per cui… ci si rivede al 18 maggio.
Senza Murarte, Sponsor o istituzioni naturalmente!

P.S.
Fa piacere scoprire che quando diventi meno femminista ti torna il sorriso…

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