State agitati | Materiale logistico

ATTENZIONE!!! QUESTA E’ UN APERITIVO, la versione 0.2, per la versione definitiva aspetta domani al corteo!

invitiamo chiunque abbia voglia di integrare di avvertici alla email: commercio@anche.no

 

 

 

 
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Sul talk show della sette.

Ma che hai capito? Non la rete televisiva, la circoscrizione!
 

Si avvicinano le elezioni e le feste, tutti sono più buoni ed è il momento per i politici di ascoltare i "cittadini".
Il refettorio della scuola in via cigna si gremisce di commercianti e
cittadini benestanti chiamati a raccolta dai "comitati razziali
spontanei" sorti nell’ultimo anno nel quartiere aurora per contrastare
il nuovo preoccupante e crescente fenomeno dell’immigrazione.
"Problema" questo che problema non è, ma semplice tradizione della zona
(vedi anni 60 e il sud trasferito a porta palazzo).
La squadra schierata in campo, a difendere la poltronarisultato vinta all’andata, vanta in attacco: Piero Ramasso (PD), Giuliano Ramazzotti (RC), Ernesto Ausilio (Moderati), come terzino di sfondamento Roberto Zenga (Lega Nord) e come centrocampista fantasioso alla Marylin Monroe, Patrizia Alessi (FI verso PDL). In panchina De Vincenzi Giacomo (FI verso PDL).
Verso le 20.30 inizia così la pubblica gogna per la squadra di casa, ma
del resto ognuno sceglie di che morte morire, per cui la sala si
riempie.
Una telecamera, i "comitati dei commercianti spontenei"
alias "l’aurora benestante" e giusto qualche cittadino. Nessun
extracomunitario, nessun figlio della fabbrica, nessuno di quelli che
vedi ogni giorno per strada.
Ma naturalmente non è quello che
dicono i signori dal sangue blu seduti nella stanza ed anzi in molti ci
raccontano mirabolanti storie.
Non possiamo resistere alla tentazione di presentarvele, il titolo della favola è il seguente:

Maria de Filippi ci fa una pippa al confronto!!!!


La signora Gina*: Vive in corso brescia, lamenta la
continua orinazione fatta negli angoli dagli incivili figli del
deserto. Non specifica però che porta quotidianamente il suo
sabaudissimo cane a cagare in via alessandria scappando per non farsi
vedere.
Il signor Rossi: Si è trasferito con signora da via
Roma a qui, immaginiamo nei nuovi loft dietro a via cagliari. Ora che
c’è lui il quartiere deve cambiare e diventare pulito, senza orina,
lindo e ariano. Altrimenti l’investimento affrontato non vale la pena.
La signora Adelina:
l’altro giorno era in giro con il marito di notte in macchina e, parole
sue: "non vedendo un NEGRO in mezzo alla strada che forse voleva
suicidarsi", ha dovuto quasi sbandare. Chiedendo spiegazioni con toni
pacati e tranquilli al NEGRO suddetto ha ricevuto in cambio solo
impropreri e minacce, sedate subito dal celere intervento della celere.
Chissà se il NEGRO si sarà orinato addosso.
La signorina Giusi:
lamenta le scarse occasioni di valorizzazione dell’arte e della cultura
locale, come ad esempio l’officina grandi motori, che verra adibita a
centro commerciale per evitare che i senzatetto della crudele torino ci
vadano a vivere (e orinare). Però di radio blackout, radio di quartiere
e portatrice di una cultura alternativa, situata dall’altra parte di
via cecchi di fronte a questa platea di pecore e messa quasi
sottosfratto dal comune, nessuno ne parla…
La signora Patrizia Alessi:
ci racconta come ogni giorno fotografi l’immondizia di via Aosta dove
vive, e non solo, creando dossier su dossier di atti di estrema
inciviltà. Non ammette però di avere alcuni problemi dovuti alla
paranoia, all’ansia, alla passione per il voyeurismo e alla propria
identità razziale da difendere ad ogni costo. Anche lei però manda i
figli a far cagare i cani in via alessandria.
Manca la ciliegina sulla torta (di merda) ed ecco l’intervento della signora Giuliana:
ci presenta una lettera, in cui elencati i problemi del quartiere
(l’orinazione incontrollata come uno dei primi punti) da sottoporre
alle istituzioni, firmata da 1300 residenti di cui ben CINQUANTA
(quindi il 2,6 PER CENTO) sono immigrati. Bella cifra visto e
considerato che il 70% dei residenti, secondo i sondaggi della circoscrizione, sono extracomunitari. Alla faccia
dell’elite!!!

E qui si è conclusa la puntata, sfibrati da
questa rappresentazione siamo ritornati nel mondo reale a domandarci
come mai la miseria umana non ha mai fine… e di come la guerra sia
solo tra i poveri.
Mentre torniamo a casa il Big incomincia ad
aprire ed i figli del potere con i loro suv iniziano a parcheggiare in
tripla fila in corso brescia, impedendo l’accesso a casa ai nuovi
propietari dei loft di via aosta. Il problema pensiamo vada però
ricercato nell’orina di qualche negro, che avrà sciolto il pneumatico
del mercedes parcheggiato davanti al portone dei nuovi ricchi di zona.

Abitanti di quartiere

* i nomi di chi ha partecipato alla riunione sono di fantasia, gli sbirri li lasciamo fare ad altri

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Ammalati Immaginari, giovani vecchi e ufologi a caccia di squat!

viano ammalato immaginario

Visto il recente periodo, fervido di attacchi nei confronti delle case occupate, andiamo a presentare alcune delle pedine che si muovono sull’angusta scacchiera, al comando del ChiampaRe e del PadoinRegina. Le informazioni le abbiamo prese da vari organi di disinformazione di massa, come orino cronaca, la busiarda, città agorà. Per cui se vi sembrano assurde non prendetevela con noi, lo diciamo da sempre di non fidarsi e non dar adito a scribacchini e politici in cerca di soldi e gloria.

MARIO VIANO –  assessore all’urbanistica – ammalato immaginario

Chi è il nostro amico Mario? Milita nel PD, è assessore all’urbanistica e non solo, viene colpito dagli scandali sulle minitangenti del 2002 insieme a Tricarico e Sestero, a luglio corrente anno prepara la "variante 200", che dà le linee guida per ridisegnare la zona Nord-Est di Torino e l’inaugurazione della nuova linea metrò, in vista della futura campagna elettorale.
In particolare oggi, 24 novembre leggiamo un ridicolo titolo su orino cronaca: "La lega contro viano: si ammala per non parlare dei centri sociali" (l’articolo originale lo potete leggere qui a fianco, non potevamo evitarvi una chicca del genere).
Nelle quattro striminzite righe lo scribacchino di t’orino cronica ci spiega di come viano sia stato male, pur se non vero ma con giustifica della mamma, per non affrontare la presentazione in sala rossa dell’interpellanza contro l’Asilo occupato in borgata aurora. Di nostro non commentiamo, del resto l’articolo basta già a darci materiale per futuri sfottò, ma vi consigliamo di leggervi la sbobinatura dell’intervento di Viano nella riunione della settimana dopo, in cui si è discusso di via alessandria dodici.

MARIO BORGHEZIO – grasso leghista – ufologo o vista la mole: UFO

Che dire di un elemento di cui è giù stao detto tutto: cerca di farsi picchiare in ogni occasione, per poi andare a piangere miseria: SONO STATI LORO IO NON C’ENTRO NULLA!!!!
Troppi schiaffi l’han fatto rincoglionire del tutto ed ora ha deciso che di alcuni migranti vuole conoscere la storia ed è disposto ad accettarli sul sacro territorio padano: GLI UFO!!!
A questo proposito riproponiamo alcuni estratti di un articolo dedicato a questa MITICA figura padana in cui ci svela i segreti dell’universo:

Mario Borghezio: I governi occidentali ci stanno nascondendo gli extraterrestri.
"Chiederò in sede europea che tutti gli stati membri tolgano il segreto apposto sugli avvistamenti Ufo, e mi adopererò affinché anche coloro che ci rappresentano al Consiglio d’Europa facciano la stessa cosa". Lo ha dichiarato Mario Borghezio su Radio Padania Libera, nel corso di una trasmissione dedicata ai rapporti tra "padanismo e vita extraterrestre".
L’europarlamentare leghista (che s’è detto sicuro "di una volontà politica tesa ad oscurare gli avvistamenti di dischi volanti", una congiura del silenzio che coinvolgerebbe "Stati Uniti, Russia, Nato e le nostre stesse autorità militari") ha anche annunciato la prossima costituzione, a Milano, di un gruppo di lavoro che lo supporti in questa nuova battaglia. "Tutti devono poter prendere visione di tali documenti, per poter arricchire la propria conoscenza universale, scientifica e politica", ha detto Borghezio.[…]

E cosa possiamo replicare ad un elemento così?
E.T. PORTATELO VIA!!!!

GIOVANNI OLIVA – assessore alla Cultura e Politiche giovanili della Regione Piemonte – giovane vecchio
Il "nostro capo" (siam ggiovani anche noi), con la mente giovine come noi, in un corpo da sessantenne ma con i capelli tinti di nero in maniera giovane, ha un nome (giovane): Giovanni Oliva, dei DS, nato nel ’52, con un figlio ventenne a cui chiede suggerimenti quando davvero giovine non riesce ad essere e che ogni tanto però non ascolta finendo nei guai (vedi scandalo Grinzane Cavour).
Nel 1999 è nominato assessore al Sistema educativo e formativo alla Provincia di Torino e coordinatore nazionale degli assessori provinciali all’Istruzione. Nel 2004 viene confermato assessore e nominato vicepresidente della Provincia di Torino. Nelle elezioni 2005, eletto per la prima volta in Consiglio regionale, è nominato assessore alla Cultura e Politiche giovanili della Regione Piemonte.
Laureato in Lettere, è stato insegnante e preside di Istituti superiori di Torino e provincia; attualmente è docente di "Storia dell’Unità d’Italia" presso l’Università degli Studi di Torino. Giornalista pubblicista e storico, è autore di numerosi saggi e libri di storia, tra cui "Soldati e ufficiali. L’esercito italiano dal Risorgimento ad oggi" (2009, Ed. Mondadori), "Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell’Istria" (2002, Ed. Mondadori) e "I Savoia" (1998, Ed. Le Scie).
Scrive sulla busiarda e in alcuni casi si autointervista come in questoche andremo a trattare.
Infatti, in quest’ultimo periodo di attacco alle case occupate, prende le difese del comune riproponendo quello che i giovine italia, azione giovani, casa pound/progettotorino/minoranzarumorosa chiedono da tempo con le identiche parole d’ordine: i "Centri giovanili".
Ora, premesso che a nostro nonno quando volevamo fare un complimento usavamo gli stessi termini: "Ciao Nonno, come siamo giovanili oggi, non dimostri proprio sessantanni!", di luoghi di questo tipo a Torino ne esistono già parecchi ma nessuno ne spiega il quasi completo fallimento.
A parte la famosa "Ludoteca", nata per motivare lo sgombero della Rrosalia negli ex-giardini (ir)Reali che, ci raccontano le mamme a cui hanno provato a portare i figli, non rimane molto aperta con orari abbastanza assurdi.
Altri giovani progetti passati dell’assessorato alla "gioventù e alla CULTURA", sono i To&Tu, luoghi di aggregazione giovanile. Dove puoi trovare una playstation per passarti i pomeriggi e dove possono nascere intrallazzi per spillare soldi al comune. In realtà vanno visti non come luoghi di aggregazione per i giovani, ma business per i vecchi. E chi vuole intendere intenda!

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Un nostro caro amico ci lascia, cerimonia martedì 27 ottobre ore 19.00

Leggiamo con tristezza che un nostro caro amico terminerà il suo incarico.
Ne prendiamo atto leggendo il giornalino dei ragazzi di zona, edito dalla circoscrizione sette in poche (per fortuna) copie:
AVVISO DI CONVOCAZIONE
Si informa che il Consiglio di Circoscrizione n. 7 "Aurora
Vanchiglia Sassi Madonna del Pilone" si riunirà nei locali del
Centro Civico di C.so Vercelli n. 15 il giorno
MARTEDI’ 27 OTTOBRE 2009 – ORE 19.00
per discutere sul seguente:
ORDINE DEL GIORNO
1. Comunicazioni del Presidente.
2. Dimissioni del Presidente Ramasso. ORDINE DEL GIORNO.
Proprio per questo vogliamo ricordarlo a modo nostro, in un articolo che da sempre è rimasto nei nostri cuori:

fonte torinocronaca.it

Durante un consiglio della commissione salute
Il presidente della settima circoscrizione Piero Ramasso si prende a schiaffi da solo urlando "Sono un idiota!"

Dramma della follia ieri pomeriggio nei locali di Corso Vercelli 15, sede della settima Circoscrizione.
Durante il consiglio della commissione salute improvvisamente Piero Ramasso,
il presidente, si è alzato in piedi urlando: "Sono un idiota!".
Dopodichè ha iniziato a colpirsi ripetutamente in faccia con inaudita
violenza.
I colleghi, allarmati ed allibiti, non hanno potuto far altro che Chiamare il 118.
Il presidente è ora ricoverato, ancora in stato confusionale e sotto
stretta osservazione presso il reparto psichiatrico delle Molinette.
Immefiati i messaggi di affetto del Sindaco Sergio Chiamparino e dell’assessore alle Politiche di Integrazione Ilda Curti.
Il Senatore Mario Borghezio ha telefonato da Roma preoccupato. L’associazione italo-rumena Fratia, per bocca della presidente Aurelia Mirita, ha espresso in un comunicato la propria vicinanza e gli auguri di pronta guarigione nel comune interesse.

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Velena Squat, lo sgombero, le minacce da parte delle istituzioni

Leggiamo sulla stampa di oggi, in seguito allo sgombero del Velena Squat, che ha funestato la giornata di ieri:

Restano per il momento, l’Asilo di via alessandria 30, la "Boccia Squat" di via giacomo medici, lo Squat di Collegno, El Paso di via passo buole. Poi L’Askatasuna di corso regina e il Gabrio di via Revello.

Bei toni utilizza lo scribacchino de la Busiarda, non si può replicare che in una maniera:

Per il momento la Stampa continua a scrivere iettature e si continua a sostiuire ai giudici. Poi si vedrà.

Un saluto ai bellavitosi innominati e ai ragazzi dello squat di Collegno, senza nome…

Qualche informazione in più sul Velena Squat la trovate leggendo questo strambo e bislacco comunicato

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Squatters, è un ultimatum,«Sfrattateci e sarà il caos»

Riceviamo e diffondiamo chiedendone massima diffusione

Da epo(po)lis torino

La polemica. I senzatetto al sindaco: «Se verrà sgomberato
l’asilo occupato, piazzeremo le tende in centro»

Squatters, è un ultimatum «Sfrattateci e sarà il caos»
Dai centri sociali una risposta chiara a Chiamparino: «Noi dalla
struttura di via Alessandria non ce ne andiamo, anzi ospitiamo spesso
chi non ha una casa».

Al posto del tricolore sventola una bandiera col teschio.

La risposta. li anarchici del centro di via Alessandria commentano
l’annuncio di un prossimo sgombero

Un
operaio del quartiere: «Non voglio vadano via, mi hanno
insegnato a usare il pc»


Stefania
Aoi

stefania.aoi@epolis.sm


«Se
ci mandano via da qui, ci stabiliremo nel centro città. Questo
Chiamparino lo sa». È uno squatter incontrato davanti
all’ex asilo occupato di via Alessandria che parla. Commenta
l’annuncio del sindaco di venerdì scorso, durante il tavolo
sulla sicurezza in municipio:

il
Principe di Napoli potrebbe presto essere sgomberato per fare spazio
ai rifugiati politici.


Un’idea
che non fa certo piacere ai venti occupanti dell’edificio al civico
12. Sui muri dell’edificio decine di tazebao, manifesti ritraggono un

Chiamparino
con la svastica sul braccio e alle spalle del primo cittadino i volti
di alcuni esponenti della Lega. Una bandiera nera con il teschio
sventola al posto del tricolore. La A degli anarchici è
dipinta sul comignolo dello stabile. Disegni e colori sui muri. Un
ragazzo dal

sorriso
gentile apre l’uscio, ma dice solo: «Sul nostro blog c’è
scritto tutto quello che pensiamo sull’argomento». È il
coinquilino che invece racconta di essere arrivato 13 anni fa nell’ex
asilo, e che questa, è ora la sua casa: «Vivo qui –
spiega – e a parte questo, non capisco perchè vogliano
spendere soldi per farci sloggiare. Non disturbiamo nessuno e siamo
ben integrati con la gente del quartiere». Sono

arrivati
nel 1995, «prima di noi, qui venivano i tossici a bucarsi –
ricorda – i muri cadevano a pezzi». Adesso invece, spiega lo
squatter, la droga è tenuta alla larga da via Alessandria.
Pasquale B. operaio alla Neew Rubbertex, abita poco distante, si
avvicina perchè vuole testimoniare l’amicizia con i ragazzi
dell’ex asilo occupato: «Mi hanno persino insegnato a usare il
computer. Certo non sono diventato

un
mago dell’informatica – si schernisce – ma qualcosa l’ho appresa».
Al bar all’angolo il barista racconta che i problemi del quartiere
sono

ben
altri e mentre lo dice dal suo locale esce un uomo barcollante con un
bottiglione di vino.


Qualcuno
grida: «Non ha pagato ». E il barista corre
all’inseguimento, brontolando: «Ecco i nostri problemi».
Una scena da film.


Due
signore eleganti, escono da un portone e salgono sull’auto.

Anche
loro giurano: «Il centro sociale? Non dà fastidio».


C’è
chi racconta delle loro feste e della gente del rione che a volte
contribuisce con qualche piatto preparato in casa.


Del
resto lo squatter veterano lo aveva detto: «Facciamo tanta
attività sociale: abbiamo ospitato per qualche anno quattro
famiglie di romeni, abbiamo una biblioteca. Se ci mandano via
distruggeranno tredici anni di attività».


Sul
loro blog, è raccontato il resto. Le gesta dell’occupazione
del 1995, ci sono gli attacchi all’assessore Borgione e al Comune che
più volte ha pensato di farli sloggiare. E poi ci sono le
tante iniziative meritorie portate avanti. Come la «Friperie»
un luogo di scambio gratuito di

vestiti:
si possono lasciare indumenti che gli indigenti poi possono ritirare.
Vi è «una palestra, grande e non riscaldata»,
sempre aperta e sempre gratuita. La cucina itinerante: «in
solidarietà con chi ha appena occupato una casa, con chi
manifesta e resiste sia a Torino che fuori (No Tav)».


Le
iniziative



Tra
le tante attività, la più curiosa è Chez
Osvaldin. Il ristorante dell’ex asilo, dove si organizzano cene il
cui ricavato va in beneficenza “di chi

è
nei guai con la legge”, Le cene sono almeno una volta alla
settimana. Nel corso degli anni, si legge nel sito, Chez Osvaldin “ha
sostenuto un
bel
po’ di gente (tra gli anarchici – e non solo – è facile finire
nei guai!). Con avvocati, con il sostegno a chi è dietro le
sbarre, ai parenti fuori, a
chi
è multato perchè pescato ad attaccare manifesti
sovversivi, a chi è nei guai e basta senza nulla chiedere del
perchè. Da anni il martedì sera l’asilo diventa luogo
di incontro, bar e ristorante e musica, distribuzione di libri.

Diverse centinaia di persone ci passano a mangiare e la cucina ospita
volentieri chiunque voglia dare una mano”. Il centro sociale
sostiene con feste e cene anche Radio Blackout.

In
più chi vuole “può usufruire della connessione
internet gratuita”.



Un piccolo commento sull’articolo (è una considerazione a livello
personale, non a cura dell’Asilo che si farà sentire a breve)

Da mercoledì, per ben tre volte (articolo di mercoledì 4 e di sabato 7
su epo(po)lis torino) la "signorina Aoi" racconta di quello che sta
avvendendo in comune.
Per fare un attimo il punto della situazione lo ricapitoliamo qui:

Ottobre: Angeleri (fantaminchione a livello comunale dell’UDC
che già più
volte
ha attaccato l’asilo) si risveglia dal torpore
burocraticopolitico e solleva una mozione: Via gli squatter da via
alessandria! Dobbiamo darla a Fratia!
La Ilda
Curti
, che già ai tempi un po’ presa male dalle iniziative che la
vedevano coinvolta, ricorda al cretidiota dell’UDC che già mesi fa
l’associazione aveva abbandonato l’idea di via alessandria dudes, in
quanto lo stabile per essere messo a norma secondo le macchinose e
insulse regole dello stato richiede troppi investimenti.

La circoscrizione, nelle feci di Ramasso, Augusta Montaruli (la tipa da
tutti oramai definita: bersaglio ovofilo semovente) e sparuti
consiglieri di destra e seghisti provano in tutte le maniere a trovare
nuove e ilari destinazioni d’uso pur di sgomberare lo stabile, ma
Babbeo Natale Ramasso rimane irremovibile: "o troviamo una destianzione
sensata e non costruita ad arte o non possiamo sgomberare i ragazzi
dall’asilo. Anche se non votano, sono contro le leggi e hanno
diffuso
un articolo privato che mi riguarda direttamente non c’è
nulla da fare".
In realtà per il quartiere e per la città inizia a notarsi un "leggero
caos generalizzato" dovuto al paventato sgombero: scritte sui muri,
incursioni in consiglio comunale, manifestazioni non autorizzate,
semplici iniziative di gioia spontanea.

Passano i mesi, arriviamo a marzo e il Chiampa con l’aiuto del servo
Borgione ci riprova: Oi raga questa volta li fottiamo a questi sporchi
squatter! Li mettiamo contro i profughi del darfur, prossima
destinazione d’uso per lo sgombero dell’asilo: rifugio per migranti
politici!!!
La risposta è immediata, lo stabile viene blindato in vista di un
possibile sgombero (con i complimenti da parte dei vicini per la
maestria con cui sono state fatte le barricate, anni di resistenza
danno i loro frutti), e gli occupanti partono a fare i turni sul tetto,
organizzando insieme ai solidali (e ai profughi
che l’asilo non lo vogliono e che dentro ad una guerra tra poveri non
vogliono entrare) iniziative delle più variegate.

Dopo l’ultima cena, offerta
dal cristiano e abortista Borgione
, nella appena inaugurata mensa
popolare di corso bologna, la tensione si calma: il comune non ha i
fondi per attuare questo piano, ristrutturare l’asilo costa più di un
milione di euro, dove li tira fuori? Da due anni deve finire di pagare
il pizzo per le olimpiadi del 2006…

Maggio: Finisce il can
can delle elezioni
, il chiampa deve dimostrare come lui, sindaco di
destra (o era di sinistra?), sia all’altezza del nuovo morbido fascismo
ora al governo, e fa trapelare la notizia del possibile sgombero
dell’asilo, sui cui la signorina Stefania Aoi si butta a pesce morto:
UN POSSIBILE SCOOP!
Peccato che delle case occupate (diverse nelle pratiche dai centri
sociali), degli anarchici, degli squatteranarcoinsurrezionalisti, dei
libertari e dei cani sciolti… non sappia praticamente nulla! Compreso
il fatto che:

CON I GIORNALISTI, VOCE ASSERVITA DEL POTERE,
NON CI PARLIAMO!

Ed eccoci ad oggi, non so voi ma io inizio ad averne le palle
piene di questa tira e molla, forse è il momento di farglielo capire
una volta per tutte a chiamparino che:

L’ASILO NON SI TOCCA!!!

Può essere che serva una mano… Ti va di fare qualche proposta?

SOLIDARIETA’ AL CONFINO SGOMBERATO!
SOLIDARIETA’ AL REPARTO 7-7!
SOLIDARIETA’  A TUTTE LE OCCUPAZIONI!

Un occupante dal sorriso gentile.

P.S.
Attenzione alle persone che paiono buone e gentili, perchè quando si
incazzano diventano incontrollabili.

PROGRAMMA INIZIATIVE ASILO OCCUPATO PRINCIPE DI NAPOLI (in via di
definizione, non è che l’inizio!):

martedì 10 giugno Cena benefit inguaiati all’incazzata: Menù
pieno di rabbia e tiro al bersaglio benefit: colpisci Chiampa e Padoin
in pieno volto e vinci un’occupazione!
Durante la cena punto della situazione, prossime iniziative e
informazioni sulla settimana di lotta al CPT.

sabato 14 giugno dalle 18.30 alle 23 (poi tutti ad ascoltare i
Bellicosi!) aperitivo per il quartiere. Ci volete in mezzo alla strada?
Si va ad incominciare!

martedì 17 giugno Cena benefit antipsichiatria a cura del team:
repressi, ma mai sottomessi! Distruggi la psichiatria!

Naturalmente, a dispetto delle iniziative qui sopra riportate, se non
siete sbirri, fascisti o giornalisti, la porta di via alessandria è
sempre aperta!
Se ti va di proporre qualcosa passa a informarti!

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La stamperia clandestina degli anarchici di Torino

Stamperia clandestina degli anarchici di TorinoDopo lunghe e approfondite indagini la Digos di Torino, comandata dall’esimio Giuseppe Petronzi, è riuscita a procurarsi una mappa che svela l’ubicazione della stamperia clandestina degli anarchici di Torino.

Il documento, di cui l’attendibilità è comprovata da innumerevoli intercettazioni ambientali, dall’analisi del DNA, del carbonio 14 e dal pendolino del Mago Oronzo, verrà utilizzato quanto prima per debellare questa piaga sociale, che da mesi oramai tiene in scacco le forze dell’ordine della città e l’intelligence mobilitata per risolvere il problema.

Siamo riusciti a entrare in possesso di una copia di questo scottante documento e lo pubblichiamo qui su skateriot, in modo che tutti si rendano conto di come i soldi dei contribuenti siano ben spesi.

Onore ai camerati digos, onore ai nostri eroi! 

Per visualizzare meglio l’ubicazione della stamperia clandestina clicca sull’immagine 

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Torino – Doppio raid vandalico contro le banche

torino cronaca investigatore sfigato
fonte orino cronaca


Il CASO Bancomat imbrattati con vernice rossa. E gli anarchici diffondono false prime pagine di CronacaQui


La falsa prima pagina di CronacaQui riporta la riproduzione della videata di informa-azione, sito web anarchico.

Un messaggio chiaro, lasciato da qualcuno che probabilmente, qualche problema con le banche l’ha avuto. Al punto di scrivere con vernice rossa e a caratteri cubitali, all’esterno di due filiali bancarie, "Colpa loro se sei più povero".

 Senza firma e senza particolari rivendicazioni. Le scritte sono state fatte la scorsa notte all’esterno dell’Unicredi di via Reggio 4 e della Antonveneta, poco distante, di corso Verona 19. Le hanno trovate gli uomini della Digos di Torino: al momento gli instigatori stanno seguendo ogni pista per poter capire chi sia l’autore di quelle scritte. Probabilmente qualcuno che ha avuto problemi a causa di mutui o prestiti, ma non sembra neppure esclusa la matrice anarchica del gesto.

Mentre di matrice anarchica sono certamente i volantini che sono stati affissi illegalmente per le vie del centro nei giorni scorsi. Volantini contro la testata "CronacaQui", che ne riproducono lo stile grafico. Secondo le prime indiscrezioni, i volantini, che sono di ottima fattura, potrebbero essere stati realizzati dalla stessa stamperia clandestina anarchica che ha prodotto, nelle scorse settimane, i  – anche quelli falsi – della Lega Nord in solidarietà dei naziskin di Verona.

"Ma è ancora presto per fare delle ipotesi concrete", ammettono dagli uffici di via Grattoni.

Sulla matrice del gesto, però, non ci sono dubbi.

La falsa prima pagina di CronacaQui, tra i richiami, riporta infatti la riproduzione della videata di informa-azione, sito web di riferimento dell’area anarchica torinese. Una copia perfetta, quella realizzata dagli squatter, che un occhio poco attento avrebbe potuto confondere con quella vera. Il giornale CronacaQui Torino, però, con quella testata storpiata a partire dal titolo non a però niente a che fare.

Così come non ha niente a che fare con i contenuti e gli attacchi rivolti ad un noto medico da tempo nel mirino degli squatter 

Questo è quel che dicono le inutili e fastidiose pagine instillanti odio e xenofobia.

Dopo aver letto l’articolo di orino cronaca abbiamo riflettuto un attimo.

La carta straccia diretta dall’infame Beppe Fossati volontariamente sorvola su alcuni particolari, che a chi gira per la città non sono sfuggiti.

Su una banca la scritta completa è "Colpa loro se sei più povero, non dei Rom", il problema non è quindi un mutuo andato male, ma i continui attacchi a suon di molotov e violenze per chi ha una tradizione diversa da quella italiana. E su cui oramai è abitudine scaricare le frustazioni di questa repressa italia.

Sull’articolo di T’orino Cronaca Qua Qua, di cui abbiamo riportato una fotografia del volantino attacchinato, e di cui lo stesso giornalaccio dice: "Una copia perfetta, quella realizzata dagli squatter, che un occhio poco attento avrebbe potuto confondere con quella vera" ci domandiamo:
avrebbe potuto confondere per lo stesso aspetto o per gli stessi contenuti, solo un po’ più espliciti?

Ai lettori lasciamo rispondere.

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Torino Cronaca (o orino cronaca?)

torino cronaca

Abbiamo trovato questo flyer attacchinato per le vie di Torino,
lo pubblichiamo per dovere di cronaca (qua qua). Clicca sull’immagine
per ingrandire 

Riferimenti

Scarica il particolare su Parallelo 51

Maggiori informazioni su Gianni Alemanno, duce di Roma

Maggiori informazioni sulla Polizia Italiana e il suo operato

Maggiori informazioni su Torino Cronaca e la sua opera di "mistificazione mediatica"

Maggiori informazioni su Mario Carossa e la sua campagna contro i mendicanti

Maggiori informazioni sulle scritte contro la Lega Nord

Maggiori informazioni su Pirfo Il Boia delle Vallette

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Giordano Conti, l’odio corre su web (e non solo…)

tratto da: tutti-al-confino.noblogs.org

Oggi abbiamo provato a cercare informazioni su Giordano Conti, sindaco di Cesena.

Apriamo google, scriviamo "Giordano Conti" e che capita?

In quinta posizione:

giordano conti, sindaco di cesena su google

A quanto pare l’astio inizia ad essere palpabile con mano.

Del resto questo non è che l’ultimo passo di una settimana di mobilitazione per lo sgombero.

Ricapitoliamo qui tutte le iniziative degli ultimi giorni:

Martedì 6 maggioAl Confino viene sgomberato, la fiera delle autoproduzioni in programma per il fine settimana NON viene annullata 

Sabato 10 maggioBloccato il traffico sulla Cervese

Martedì 13 maggioSolidali irrompono a teatro in solidarietà Al Confino 

Giovedì 15 maggioSolidali irrompono in Comune (a salutare Giordano Conti immaginiamo ;P)

Sabato 17 maggioSolidarietà Al Confino da parte dei Digos e delle forze del (dis)ordine 

E come dice Il Corriere di Romagna: Comunque è facile immaginare che i ragazzi del Confino colpiranno ancora.

Di nostro non possiamo fare che continuare a dar la nostra solidarietà agli amici di Al Confino, in attesa di sentire parlare di una nuova occupazione in Emilia Romagna… 

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